Forse ti sei trovata a fare la baby sitter quasi per caso. O forse è il lavoro che hai scelto, perché ben si concilia con i tuoi studi o con i tuoi impegni familiari. In ogni caso, se vuoi farlo bene e fare un salto di qualità, studia. Con la giusta formazione e le giuste competenze potrai ricavare maggiori gratificazioni dal tuo lavoro, ed essere più a tuo agio nel tuo ruolo. E anche, perché no, guadagnare di più. Allora, pronta a scoprire quali sono i corsi per baby sitter che fanno al caso tuo?

Come sai, in Italia non esiste nessun percorso di formazione obbligatorio per diventare baby sitter. Nessun titolo specifico è richiesto, non sei obbligata a mostrare certificazioni o attestati di frequenza a corsi per baby sitter. Eppure, in questo lavoro come in tutti gli altri,  avere delle competenze acquisite in corsi o  studi è premiante. Perché:

  • ti sarà più facile trovare lavoro come baby sitter;
  • potrai scegliere la famiglia e la tipologia di lavoro;
  • avrai molta più forza contrattuale quando discuterai il tuo contratto.Quest’ultimo punto è fondamentale: se dai un’occhiata al nostro post su quanto chiedere come baby sitter, ti renderai conto che le baby sitter che possono vantare un percorso di formazione sono quelle che guadagnano di più.

Insomma, se nel tuo curriculum da baby sitter puoi citare diplomi conseguiti, corsi frequentati, una specializzazione di qualche tipo attinente alla cura dell’infanzia hai davvero una marcia in più. Sarai (e sarai considerata come) una baby sitter professionista.

Poiché, come abbiamo visto, non esistono titoli di studio obbligatori, il percorso di formazione di una baby sitter non è standard, uno per tutti, ma può contemplare studi diversi.   Vediamo che possibilità hai.

Corsi per  baby sitter privati: on line oppure in aula

Negli ultimi tempi i corsi per baby sitter proliferano. Complice la crisi, forse, ma anche l’evidenza dei molti vantaggi che il mestiere di baby sitter offre a studentesse o donne non lavoratrici che hanno del tempo (e talvolta anche dell’esperienza sul campo, se sono mamme di bambini ora cresciuti).

In  molte città d’Italia le stesse agenzie che poi mettono in contatto famiglie e professioniste  organizzano dei corsi per diventare baby sitter professioniste. In altri casi, sono le agenzie per l’impiego, oppure enti formativi accreditati dalla Regione, oppure  le piattaforme di formazione a distanza a proporre questi corsi per baby sitter professioniste.

L’offerta è ampia, vedrai, e molto abbondante. C’è di tutto. On line e dal vivo. Corsi di 4 ore e corsi di tre mesi e allora, come orientarti?

Come scegliere fra tutti i corsi per baby sitter?

È evidente: se hai poco tempo e ti serve qualcosa per incoraggiare una potenziale famiglia ad affidare a te il proprio piccolo, anche se sei una baby sitter senza esperienza, vanno bene anche i corsi di poche ore. 

Tuttavia, se hai voglia di diventare davvero una baby sitter professionista qualificata, ti consiglio di cercare percorsi di formazione  più strutturati. Magari anche i corsi per Assistente all’Infanzia. Non potrai più, come una volta lavorare negli asili nido, ma sarai qualificata per lavorare, oltre che come baby sitter, anche in altri contesti come le comunità di alloggio, le case famiglia, le ludoteche, i centri estivi e tutti gli altri servizi educativi.

Un buon corso dovrà insegnarti a:

  • identificare i bisogni dei bambini;
  • conoscere le varie fasi di sviluppo del bambino;
  • stimolare il bambino al gioco e alle attività proprie della sua età;
  • gestire i momenti critici;
  • prenderti cura della salute del bambino;
  • salvaguardare la sicurezza del bambino a casa e fuori;
  • gestire la relazione con i genitori.

Quindi il programma del tuo corso per diventare tata o baby sitter dovrà essere articolato intorno a tre macro-aree:

  • psico-pedagogia (psicologia dello sviluppo, pedagogia, puericultura, elementi di socio-psicologia);
  • igiene e salute (dieta, alimentazione, economia domestica; igiene; fisiologia, anatomia, elementi di patologia);
  • sicurezza (elementi di pronto soccorso e di sicurezza domestica).

La ciliegina sulla torta: lo stage. Se il corso che hai scelto prevede delle ore di tirocinio in centri per l’infanzia, be’, hai fatto centro.


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Focus sicurezza

Delle tre aree, l’ultima – quella sulla sicurezza – merita attenzione. La sicurezza rappresenta infatti  la preoccupazione principale per un genitore che ti affida il suo bambino. Anche se non hai tempo per seguire un corso per diventare baby sitter lungo e strutturato, frequenta almeno un corso di pronto soccorso pediatrico, impara le prime manovre di disostruzione delle viee aeree di neonati e bambini.

Ci sono anche qui corsi privati, organizzati da vari enti di formazione, a pagamento. Poi ci sono i corsi di pronto soccorso pediatrico organizzati in tutta Italia dalla Croce Rossa, di norma ad ingresso gratuito ed aperti a tutti. 

Sulla sicurezza domestica non esistono occasioni di formazione altrettanto strutturate. Ti consiglio però di scaricare il Manuale INAIL sulla sicurezza dei bambini. Leggerlo ti farà sentire più sicura, e condividerlo con i genitori del bambino li convincerà che sei davvero una brava baby sitter.

I corsi di specializzazione che “funzionano”

corsi per baby sitter

Sia ben chiaro: nessuno si aspetta che tu segua un corso di pedagogia specializzata per diventare una baby sitter. Stiamo solo dicendo che se ti interessa fare dell’educazione e dell’assistenza all’infanzia la tua professione, ci sono percorsi particolarmente premianti in termini di possibilità di impiego. E se mentre studi vuoi lavorare come baby sitter per guadagnare qualcosa e fare esperienza, non dimenticare di mettere in luce queste competenze nel tuo CV. Troverai una famiglia se non in un baleno almeno in un tempo più che ragionevole!

La regina delle pedagogie “alternative” è il Metodo Montessori. I corsi di formazione professionale sono gestiti direttamente dall’Opera Nazionale Montessori, e sono naturalmente piuttosto impegnativi. Va detto che, a fronte dell’impegno, ti permettono di creare un profilo professionale molto rispettato e ricercato, sia dalle scuole sia dalle famiglie. Al limite, grazie ai tuoi studi in questo campo, potresti addirittura costruire una figura professionale di “educatrice a domicilio”. Pensaci.

Stesso discorso per la pedagogia Waldorf o steineriana, meno diffusa della pedagogia montessoriana (non esistono per esempio scuole pubbliche improntate a questo metodo) ma molto in crescita negli ultimi dieci anni. I corsi di specializzazione per diventare insegnanti nella scuola Waldorf – Steiner durano due oppure tre anni e sono coordinati tutti dalla Federazione delle Scuole Steiner Waldorf in Italia,  anche se erogati da altri soggetti in varie località italiane.

Molto più brevi, ma spendibili, i corsi di specializzazione per diventare Tagesmutter, ovvero animatrice di un nido famiglia.  Per vedere il programma dei corsi, la cosa migliore è visitare regolarmente il sito di Domus, l’associazione nazionale che riunisce i gestori dei servizi Tagesmutter in Italia. Anche in questo caso, costruiscono un bagaglio di competenze interessante e ti rendono appetibile come baby sitter, soprattutto agli occhi delle famiglie che hanno bambini di età inferiore a tre anni.

I percorsi istituzionali: scuola secondaria e università

Esistono in Italia dei corsi di istruzione secondaria ed universitaria di primo livello che preparano a diventare educatori di asilo nido oppure maestri di scuola dell’infanzia; oppure che preparano a lavorare come operatore in strutture e comunità che accolgono i bambini.

Non sono corsi per baby sitter, è chiaro.

Ma se sei una studentessa che frequenta o ha frequentato  uno di questi indirizzi e ti interessa lavorare come baby sitter, le tue possibilità di spuntare un buon contratto di assunzione come baby sitter sono decisamente più alte! Infatti, potrai far valere tua formazione e candidarti per posizioni contrattuali un po’ più alte del livello A-Super previsto dal  Contratto Nazionale  (per capirci, il livello della baby sitter  che svolge “mansioni occasionali e/o saltuarie di vigilanza di bambini in occasione di assenze dei familiari, con esclusione di qualsiasi prestazione di cura”).

I percorsi formativi di cui stiamo parlando sono i seguenti:

  • istituto tecnico per attività sociali – Diploma: dirigente di comunità;
  • diploma dell’Istituto tecnico per i servizi sociali – indirizzo esperto in attività ludico-espressive – idoneo allo svolgimento dell’attività psico-pedagogica;
  • laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (classe L19) con indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per l’infanzia;
  • laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, integrata da un corso di specializzazione.

Ma se hai un diploma di puericultrice, di maestra di scuola materna, vigilatrice d’infanzia oppure un diploma di scuola secondaria attinente all’area psico-pedagogica risalente anche a una decina di anni fa (la riforma Gelmini e la recente legge Iori hanno cambiato un po’ le cose) il senso non cambia: puoi mettere a frutto i tuoi studi nel tuo lavoro di baby sitter.

In conclusione

La nostra ricognizione sui vari tipi di corsi per baby sitter o, per meglio dire, sui percorsi di formazione che ti aiutano a diventare una baby sitter professionista finisce qui. Come hai visto, l’assenza di un titolo di studio obbligatorio per fare la baby sitter fa sì che i percorsi siano molteplici, e spesso laterali. Magari si comincia l’università per diventare educatrice alla scuola dell’infanzia e si finisce per lavorare come tata laureata e specializzata. Oppure, al contrario, si inizia con un corso di poche ore, giusto per metterlo sul CV e inventarsi un lavoro, si sa a malapena cambiare un pannolino ma strada facendo ci si appassiona alla pedagogia e al mondo dei bambini e si decide di non smettere più. Chi lo sa…

Raccontaci ora la tua esperienza: che strada hai scelto per diventare una baby sitter professionista? Qual è stato il tuo percorso?